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Bortolomiol: un legame indissolubile con Valdobbiadene

La tradizione, l’innovazione e la sostenibilità nella produzione del Prosecco Bortolomiol, guidati dall'eredità familiare e da un forte impegno culturale.

Bortolomiol: un legame indissolubile con Valdobbiadene

Bortolomiol rappresenta un'eccellenza nel panorama vinicolo italiano, un nome che risuona con forza nella produzione del Prosecco. La storia della cantina Bortolomiol affonda le radici nella tradizione e si proietta verso il futuro, grazie all'eredità lasciata da Giuliano Bortolomiol e alla gestione innovativa delle sue figlie.

Le radici della famiglia Bortolomiol

Giuliano Bortolomiol, nato il 27 febbraio 1922 a Ponteggio, piccolo borgo di Valdobbiadene, ha segnato profondamente la storia della viticoltura italiana. La sua passione per il vino si è manifestata fin da giovane, spingendolo a frequentare la prestigiosa Scuola Enologica di Conegliano, dove ha affinato le sue competenze tecniche e scientifiche. La sua formazione, tuttavia, fu interrotta dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale Giuliano servì come soldato. Al termine del conflitto, con determinazione e spirito di resilienza, riprese i suoi studi, concludendoli brillantemente.

Le prime esperienze lavorative di Giuliano lo portarono in diverse regioni d'Italia, tra cui il Friuli e la Puglia. In questi anni, Giuliano non solo acquisì un'ampia conoscenza delle tecniche di viticoltura, ma sviluppò anche una visione innovativa che avrebbe rivoluzionato il mondo del Prosecco. L'incontro con diverse realtà enologiche arricchì il suo bagaglio culturale e professionale, permettendogli di tornare a Valdobbiadene con una prospettiva nuova e ambiziosa.
La famiglia Bortolomiol è composta da sole donne: la madre Ottavia, donna di grande forza e saggezza, e le figlie Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana. Queste donne straordinarie hanno ereditato non solo l'azienda, ma anche la passione, i valori e la dedizione del padre. Hanno affrontato con coraggio e determinazione le sfide del mercato vinicolo, riuscendo a mantenere l'eredità di Giuliano viva e vibrante. Ognuna di loro ha portato una visione unica e un contributo essenziale all'azienda, combinando tradizione e innovazione.

Maria Elena, la maggiore delle sorelle, ha assunto il ruolo di guida dell'azienda, portando avanti il lavoro iniziato dal padre con la stessa passione e dedizione. Elvira, con il suo background in marketing, ha contribuito a rafforzare l'immagine del marchio Bortolomiol a livello internazionale. Luisa, esperta di viticoltura, ha continuato a sviluppare nuove tecniche di coltivazione sostenibile, mentre Giuliana ha portato un tocco artistico e creativo all'azienda, curando la comunicazione visiva e la presentazione dei prodotti.

Queste donne straordinarie non solo hanno mantenuto vivi i valori e la qualità imposti dal padre, ma hanno anche introdotto nuove sfide per garantire un continuo miglioramento. La loro visione al femminile ha portato un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla conservazione del territorio, elementi fondamentali per la filosofia aziendale di Bortolomiol. Hanno implementato pratiche innovative per ridurre l'impatto ambientale, come l'uso di energie rinnovabili, la gestione sostenibile dei vigneti e la riduzione degli sprechi.

La visione di Giuliano Bortolomiol


• Nel 1946, Giuliano Bortolomiol fondò la Confraternita del Prosecco, dimostrando non solo un profondo attaccamento al suo territorio, ma anche un'incredibile capacità di innovazione e visione strategica. Questa confraternita nacque con l'obiettivo di evitare l'abbandono dei vigneti e delle campagne da parte dei viticoltori, un rischio concreto nell'immediato dopoguerra. Attraverso azioni concrete e mirate, Giuliano e i suoi compagni riuscirono a sostenere il lavoro dei viticoltori, facilitando il recupero del patrimonio vitivinicolo della zona e contribuendo così alla ripartenza economica del territorio.

• Nel 1949, insieme ai fratelli Labano e Guglielmo, Giuliano Bortolomiol fondò la Cantina Fratelli Bortolomiol. Questo progetto segnò l'inizio di una nuova era per la viticoltura della Valdobbiadene, caratterizzata da un approccio innovativo alla vinificazione e una rigorosa selezione dell'uva. Giuliano era convinto che la qualità del vino iniziasse in vigna, per questo motivo selezionava attentamente le uve già durante la vendemmia e adottava modalità di lavorazione innovative.

• Nel 1960, Giuliano Bortolomiol creò il primo Prosecco Brut del territorio, utilizzando il metodo Martinotti-Charmat. Questo spumante secco divenne ben presto l'emblema della cantina, distinguendosi per la sua freschezza, finezza e complessità aromatica. La scelta di produrre un Brut, anziché le versioni più dolci di Prosecco allora predominanti, dimostrò il suo spirito pionieristico e la sua capacità di anticipare le tendenze del mercato.

• Nel 1962, Giuliano fu tra i fondatori del Consorzio di Tutela del Vino Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, un'istituzione che giocò un ruolo cruciale nella storia del Prosecco. Il consorzio stabilì un disciplinare di produzione rigoroso, che divenne la base per ottenere la Denominazione d'Origine Controllata (DOC) nel 1969. Questo riconoscimento ufficiale consolidò la reputazione del Prosecco e della cantina Bortolomiol a livello internazionale, rendendo il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sinonimo di eccellenza enologica.

La visione di Giuliano Bortolomiol ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del vino. La sua dedizione all'innovazione, alla qualità e al territorio ha trasformato la cantina Bortolomiol in un simbolo di eccellenza e tradizione, proiettandola nel futuro senza mai dimenticare le proprie radici.

La cantina Bortolomiol oggi

Oggi, la cantina Bortolomiol è sinonimo di eccellenza nella produzione di Prosecco, riconosciuta per le sue bottiglie di alta qualità che si distinguono per finezza ed eleganza. Ne è un esempio il Bortolomiol Bandarossa, uno dei vini più celebri della cantina; il termine "Bandarossa" significa semplicemente "banda rossa" e si riferisce alla pratica del fondatore della cantina, Giuliano Bortolomiol, di segnare con una banda rossa le bottiglie che riteneva essere le migliori della produzione. Queste bottiglie erano destinate agli amici più stretti e ai clienti speciali, rappresentando una selezione speciale e di qualità superiore del Prosecco prodotto.
Questa tradizione è continuata nel tempo, e il nome "Bandarossa" è diventato un marchio distintivo per un Prosecco Superiore DOCG di qualità eccezionale, riconosciuto e apprezzato sia in Italia che all'estero. Questo Prosecco viene realizzato da una selezione delle migliori uve, vinificate con estrema cura per ottenere un prodotto di altissimo livello, destinato alle occasioni speciali e ai palati più esigenti.

Un altro fiore all'occhiello della cantina è il Prosecco Brut Prior, il primo Prosecco Brut d'Italia. Questo vino, dal colore giallo paglierino brillante, offre un aroma fruttato e aromatico, con note di mela verde, agrumi e fiori bianchi. Il Prior è stato un pioniere nel suo genere, introdotto da Giuliano Bortolomiol come alternativa al più dolce Extra Dry, e continua a essere un riferimento per la categoria.

La cantina Bortolomiol opera con 5 ettari di vigneti coltivati ad agricoltura biologica, situati nel cuore della Valdobbiadene. Questa scelta riflette l'impegno dell'azienda per la sostenibilità e la tutela dell'ambiente. Oltre ai vigneti di proprietà, la cantina si avvale di una vasta rete di soci conferitori, viticoltori locali che condividono la filosofia e gli standard qualitativi di Bortolomiol. Questa collaborazione permette di mantenere un controllo rigoroso sulla qualità delle uve, garantendo che solo il meglio venga utilizzato per la produzione dei vini.

La produzione della cantina si concentra principalmente sulla coltivazione del Glera, il vitigno protagonista della zona di Valdobbiadene. Il Glera è la base del Prosecco, e la sua qualità è essenziale per ottenere un vino di pregio. Bortolomiol presta particolare attenzione a ogni fase del processo produttivo, dalla cura delle viti alla raccolta delle uve, dalla vinificazione all'imbottigliamento, per assicurare che ogni bottiglia rispecchi l'eccellenza e la tradizione della cantina.
Oltre ai suoi celebri Prosecchi, Bortolomiol offre anche una gamma di vini spumanti, tra cui il Rosé vinificato in purezza da uve di Pinot Nero, che si distingue per le sue note di sottobosco. La cantina continua a innovare e a sperimentare, mantenendo viva la visione del suo fondatore Giuliano Bortolomiol e confermandosi come uno dei protagonisti della spumantistica italiana.

Impegno per la sostenibilità

La cantina Bortolomiol non si è distinta negli anni solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per il suo forte impegno verso la sostenibilità, un aspetto che è diventato sempre più centrale nella sua filosofia aziendale. Secondo il Bilancio di Sostenibilità, l'azienda ha adottato una serie di pratiche innovative per ridurre l'impatto ambientale. L'implementazione di tecnologie avanzate per l'efficienza energetica rappresenta uno degli interventi più significativi: l'azienda ha investito in impianti fotovoltaici che coprono una parte significativa del fabbisogno energetico della cantina, riducendo così l'uso di fonti energetiche non rinnovabili e le emissioni di CO2.

Inoltre, l'uso razionale dell'acqua è un altro pilastro della strategia di sostenibilità di Bortolomiol. L'azienda ha introdotto sistemi di irrigazione a goccia nei vigneti, che permettono di ottimizzare l'uso delle risorse idriche, riducendo gli sprechi e garantendo che l'acqua sia utilizzata solo dove e quando è necessaria. Questo approccio non solo preserva un bene prezioso come l'acqua, ma contribuisce anche alla salute delle viti, favorendo una crescita equilibrata e una qualità superiore delle uve.

La riduzione degli sprechi è un altro aspetto chiave delle iniziative di sostenibilità di Bortolomiol. L'azienda ha messo in atto un sistema di gestione dei rifiuti che prevede il riciclo e il riutilizzo dei materiali, dalla vinaccia, che viene trasformata in compost, al vetro e alla carta utilizzati per le bottiglie e il packaging. Anche le etichette e i tappi vengono selezionati con un occhio di riguardo all'ambiente, privilegiando materiali riciclabili e processi produttivi a basso impatto.
La sostenibilità ambientale, l'impegno ecologico e sociale, e la tutela della biodiversità sono i pilastri della filosofia aziendale di Bortolomiol. La cantina si impegna nella conservazione degli ecosistemi locali, proteggendo le specie autoctone di piante e animali che popolano i vigneti e le aree circostanti.

Il futuro di Bortolomiol

Con una storia che affonda le radici in quasi un secolo di tradizione vitivinicola, la cantina Bortolomiol si prepara ad affrontare le sfide future con un mix di innovazione, rispetto per l'ambiente e un impegno costante verso l'eccellenza. Le figlie di Giuliano Bortolomiol, Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana, hanno ereditato non solo l'azienda di famiglia, ma anche i valori e la passione che hanno guidato il loro padre.

Con una visione moderna e aperta alle nuove opportunità, le sorelle Bortolomiol continuano a espandere la presenza del marchio sui mercati internazionali, affrontando con successo la concorrenza globale.

Il loro impegno non si limita alla qualità dei prodotti, ma si estende anche alla ricerca di nuove soluzioni sostenibili e all'adozione di tecnologie innovative che riducono l'impatto ambientale. Guardando al futuro, la cantina intende rafforzare la propria leadership nel settore del Prosecco, mantenendo intatta l'identità territoriale e continuando a promuovere la cultura enologica italiana nel mondo. Le nuove generazioni della famiglia sono già coinvolte nell'azienda, portando nuove idee e una rinnovata energia, assicurando che l'eredità di Giuliano Bortolomiol continui a prosperare e a evolversi.

L'impatto culturale e sociale

Oltre alla produzione di vini pregiati, Bortolomiol è profondamente impegnata in iniziative culturali e sociali che riflettono i valori della famiglia. Le figlie di Giuliano hanno introdotto un approccio gestionale che valorizza il ruolo delle donne nel mondo del vino, contribuendo a ridefinire gli standard del settore. Questo impegno si traduce anche in progetti umanitari, come il sostegno a organizzazioni che operano per il miglioramento delle condizioni di vita nelle comunità locali e internazionali.

La cantina promuove eventi culturali che celebrano l'arte, la musica e la tradizione enogastronomica, creando un legame profondo tra il vino e la cultura. Le iniziative sociali di Bortolomiol non si limitano al territorio italiano, ma si estendono a collaborazioni internazionali, dimostrando una visione globale e un forte senso di responsabilità verso la società. Il Prosecco Bortolomiol, dunque, non è solo un vino, ma un simbolo di una cultura che abbraccia l'umanità e la sostenibilità, incarnando l'eccellenza italiana e un impegno verso un futuro migliore.


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