Catarratto: vino fresco, aromatico, versatile
La scelta giusta per esaudire il desiderio di un buon vino leggero e floreale: il Catarratto intriga e sorprende i sensi, in tutte le sue versioni.
L’estate si avvicina e nuovi profumi riempiono l’atmosfera, stuzzicando voglie rimaste a lungo sopite durante i grigi mesi invernali. Giunto il tempo degli alberi in fiore, si risveglia, insieme alla natura, il desiderio di godersi momenti all’aria aperta, magari in compagnia di un buon vino fresco e floreale.
Il Catarratto, con le sue doti di vino aromatico e versatile, è il compagno giusto per allietare situazioni conviviali in cui si prediligono pietanze fresche e leggere, da gustare in una piacevole giornata di sole. La sua freschezza di sentori coinvolge i sensi in una percezione di sfumature delicate e invitanti.
L’affascinante profilo organolettico del Catarratto
Quando è fermo, il vino Catarratto rilascia solleticanti accenni di scorza di limone e arancia amara, insieme a note di fiori di zagara; se a ciò si aggiunge il sottofondo tropicale di pompelmo e frutto della passione, con spezie dolci ed erbe sottili, il bouquet diventa irresistibile. Freschezza, acidità e grado alcolico moderato fanno sì che il palato goda della sua piacevolezza, resa ancora più decisa dall’eccellente sapidità e dalle ricche sensazioni minerali, che talvolta sfociano in una delicata chiusura amarognola.
In altri casi, quando è ottenuto dalla lavorazione di uve mature, lasciate macerare sulle bucce o appassite, il vino Catarratto mostra il suo lato deciso: note di spezie, nocciola e arachide delineano un profilo aromatico più netto e marcato, ma mai invadente. Piuttosto, il sorso si fa complesso e sofisticato, rivelando doti inaspettate.
Il compagno giusto per l’estate
Con un buon calice di vino Catarratto è difficile non lasciarsi andare ai piaceri della tavola: soprattutto in abbinamento a pietanze di pesce e di frutti di mare, rende piacevole l’accostamento di sapori che si armonizzano sul palato; ma le sue qualità versatili lo rendono indicato anche per accompagnare portate di carne bianca, preparazioni a base di verdure e formaggi freschi.
Anche i piatti più strutturati e i formaggi stagionati si abbinano bene alle sfumature del vino siciliano, ma prediligono i tipi dal carattere più deciso, come quelli macerati o passiti, capaci di rendere complici i gusti delle pietanze in un intrigante gioco di sapori.
Di vino Catarratto, infatti, non ce n’è uno solo.
Tutte le sfumature del Catarratto
Inizialmente usato esclusivamente per impreziosire il blend con altre uve a bacca bianca, il Catarratto è salito alla ribalta rivelando qualità indiscutibili quando vinificato in purezza. È uno dei più antichi vitigni autoctoni siciliani, il più diffuso sull’isola, in particolare nella zona tra Trapani, Erice e Marsala, dove, insieme al Grillo e l’Inzolia, è protagonista del rinomato vino Marsala DOC.
Tante sono le varietà di vitigno Catarratto diffuse sul territorio, almeno quante i diversi nomi che la tradizione contadina gli attribuisce, ma tutte riconducibili a due varianti: il Catarratto Bianco Comune e il Catarratto Bianco Lucido. Dalla lavorazione delle loro uve nascono numerosi vini a denominazione siciliana, conosciuti e apprezzati per le loro intrinseche qualità.
I viticoltori interpretano le doti innate del vitigno creando etichette di vino Catarratto dalle sensazioni variegate. Basta qualche assaggio per scoprire le sue affascinanti sfumature.
