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Col Sandago: un’idea vincente alimentata dalla passione

Dal Prosecco Superiore al Wildbacher: Col Sandago dà vita a bottiglie che parlano al cuore. L’unicità di vitigni coltivati in rare zone del Veneto…

Col Sandago: un’idea vincente alimentata dalla passione

L’azienda nasce nel distretto di Conegliano Valdobbiadene, uno dei più rinomati distretti enologici del Mondo e culla del Prosecco Superiore, la perla del Veneto prodotta esclusivamente nella fascia collinare compresa tra Valdobbiadene (Marca Trevigiana) e Vittorio Veneto. Da sempre la vocazione per la realizzazione di questo tipo di vino è stata forte; i vignaioli veneti sono custodi di questo territorio ed è grazie a loro che, con l’attento lavoro di vigna, la viticoltura “eroica” sugli scoscesi pendii collinari e la grande attenzione per il territorio, è nata una realtà spumantistica ormai nota in tutto il mondo.

La cantina Col Sandago comprende territori caratterizzati da esposizione, pendenze, microclimi e altimetrie che concorrono a rendere i prodotti finali di qualità. Le eccellenze di questi territori come l’arte, la cucina e la cultura del popolo lavoratore, contribuiscono a creare un quadro perfetto di sapori e colori peculiari. Col Sandago appartiene a una zona prospera, nella quale le viti hanno assorbito tutte le sostanze derivate da epoche passate, in cui il ghiacciaio delle Dolomiti ha modellato il territorio e il letto del fiume Piave.

Nel comune di Susegana, provincia di Treviso, nasce la cantina Col Sandago; è qui che ogni bottiglia prende forma grazie a una struttura aziendale d’avanguardia, con attrezzature innovative che permettono di raggiungere standard di qualità altissimi nella produzione di vini spumanti. Ogni singolo lavoro eseguito nei vigneti, dalla potatura fino alla selezione dei grappoli, avviene nel totale rispetto della natura. Ogni pratica svolta nella cantina è seguita da personale altamente specializzato che cura nei dettagli ogni passaggio della produzione: diraspapigiatura, pressatura, refrigerazione dei mosti, fermentazione dei vini, spumantizzazione in acciaio inox, imbottigliamento e conservazione del vino a temperatura controllata. Tutta la gestione elettronica dei lavori permette di memorizzare dati al fine di mantenere invariate, nel tempo, tutte le caratteristiche qualitative di ogni tipologia di vino Col Sandago.

Il Prosecco Superiore DOCG Col Sandago

I luoghi in cui nasce il Prosecco Superiore si estendono su 15 comuni, tra i quali le due capitali territoriali che danno il nome alla celebra bollicina: Conegliano e Valdobbiadene. Il Conegliano Valdobbiadene è una bontà che può essere gustata in più versioni, da quella Brut con il Vigna del Cuc, passando per l’Extra Dry, fino al Dry Undici, ognuno con il proprio residuo zuccherino. Una piccola variante, con una produzione inferiore (per quantità) rispetto al classico Valdobbiadene, è la tipologia frizzante con l’Antico Case Bianche, un Prosecco Col Sandago rifermentato in bottiglia.

Wilbacher Col Sandago: animo tenace

Il Wildbacher di Col Sandago, vitigno di origini austriache, si arricchisce di sfumature morbide grazie all’influsso delle colline trevigiane. Il nome Wildbacher trae origine da una regione situata in Austria, nelle campagne di Deutsch-Landberg, nella Stiria Occidentale, e può essere tradotto letteralmente con “torrentello selvaggio”, come a indicare il carattere irrequieto del vitigno. Da questi territori, la varietà è arrivata circa due secoli fa a Susegana, unica zona italiana in cui è presente il vitigno Wildbacher.

Nei primi anni della sua comparsa nella penisola, il Wildbacher non è stato considerato un vino pregiato; tuttavia, soprattutto nell’ultimo secolo, i contadini veneti lo hanno coltivato con costanza e dedizione, nonostante le numerose difficoltà. Tra queste vi era la forte popolarità che il Prosecco ha avuto nel tempo, oscurando la crescita del vitigno austriaco. Se ancora oggi, invece, si parla del Wildbacher è grazie a Martino Zanetti, un grande estimatore di questo vitigno, l’unico imprenditore che ha scommesso sui rari filari scoperti per caso nella sua tenuta.

Proviamo il Wildbacher Col Sandago

A dispetto del suo nome duro, il Wildbacher Col Sandago si fa più amabile e seducente nel calice. I nobili sentori provenienti dalle radici mitteleuropee, si fondono a meraviglia con i profumi di frutti di bosco, le erbe aromatiche e i fiori di campo. Il Wildbacher è un vino da compagnia, per chi ama momenti spensierati tra amici o durante una semplice lettura in solitaria.

Una buona bollicina da portare a tavola? Il Wildbacher Rosé Brut e il Wildbacher Rosé Extra Brut. Entrambi esaltano una brillantezza inusuale, impagabili eredità delle terre d’origine. Negli anni l’aroma del Wildbacher ha maturato tutti i suoi aromi, volgendo a una sempre più piacevole consistenza. La sfumatura carica dei rosati Brut ed Extra Brut propone una spuma che nel bicchiere si presenta fine e persistente. I Wildbacher Rosé sono vini da bere con il cuore.

L’alta riconoscenza che hanno avuto i Wildbacher Col Sandago è testimoniata anche da Luigi Veronelli, noto portabandiera del patrimonio enogastronomico italiano, durante uno dei suoi viaggi nella penisola. In una lettera indirizzata proprio a Martino Zanetti scrisse: "…avessi io la proprietà di quel vero e proprio cuore viticolo c’ha nome Col Sandago, non avrei dubbio alcuno. Spianterei tutte, ma proprio tutte, le viti di Prosecco, Merlot, Cabernet Sauvignon, quant’altre e lascerei – per una sua mostruosa eccellenza – la vite del Wildbacher”.


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