La Montina: Franciacorta dall’animo internazionale
Dai piccoli appezzamenti in Lombardia fino al grande successo nel mercato estero: La Montina è la storia di un Franciacorta in continua evoluzione.
La Montina è la storia di un’azienda che risale al 1620, epoca in cui venne costruita la prima vecchia casa patronale da Benedetto Montini, avo di Papa Paolo VI, acquistata nel 1985, mantenendo il nome originale di questo papato. La cantina La Montina nasce in una delle zone italiane più rinomate a livello internazionale: la Franciacorta.
Franciacorta: tra viticoltura antica e moderna
La Franciacorta è un prestigioso lembo di terra di circa 200 chilometri quadrati, che comprende 19 comuni tra il lago di Iseo e Brescia; non è solo una straordinaria intuizione di alcuni imprenditori del vino, ma il perfetto connubio fra il microclima peculiare che favorisce la nascita grandi vini, e il livello morfologico dell’ambiente, fattore sostanziale del successo del Franciacorta.
Le delicate colline lombarde, racchiuse tra le Alpi retiche e il fiume Oglio, accolgono i vitigni Franciacorta, zone che traggono origine dai ghiacciai che, ritirandosi quasi 10.000 anni fa, hanno dato vita a un complesso di territori dai quali prende vita la storia del Franciacorta. Il termine stesso, ad oggi, presenta una difficile interpretazione, ma la più accreditata è sempre quella che l’origine sia riferita al termine curtes francae, corti franche, zone esentate dai tributi. In questo caso si fa riferimento alle comunità dei benedettini, risalenti all’Alto Medioevo sulle colline vicino al lago d’iseo, che erano esentate dal pagamento dei dazi nel trasporto e nel commercio delle loro merci poiché i frati erano dediti all’istruzione dei contadini locali, per la coltivazione dei campi, e alla bonifica dei territori attribuiti.
I vitigni La Montina Franciacorta
La Montina nasce in un territorio che negli anni è stato in grado di dare alla luce il primo DOCG italiano con Metodo Classico. Il segreto di un vino prestigioso apprezzato da tutti i mercati internazionali? Grande passione, conoscenza del territorio e scelte che portano a un costante aumento della qualità del prodotto. Il mercato estero con il quale La Montina si è interfacciata maggiormente è di gran lunga quello britannico, con un pubblico molto attento alla qualità e al buon sapore della bollicina.
Seguono altri grandi mercati stranieri come quello Svizzera e, nell’ultimo decennio, quello del Giappone. Ci sono notevoli spiragli di miglioramento per l’export del Franciacorta; per fare un esempio, delle 10 milioni di bottiglie prodotte in Franciacorta, l’85% viene bevuto in Italia. Per questo il marchio può essere definito giovane, ma sempre in continua crescita con il passare degli anni.
Ogni singola bottiglia realizzata dalla cantina La Montina differisce per il suo residuo zuccherino. Alcune produzioni come La Montina Brut e La Montina Extra Brut, propongono tagli di cuvée di annate diverse, con il 65% da vendemmie dell’anno attuale e il 35% da quello precedente. La base delle uve è sempre composta dai due principali vigneti in zona: Chardonnay e Pinot Nero.
Un’altra specialità La Montina è il Satin Blanc de Blanc Chardonnay, con oltre il 30% di fermentazione in barrique; segue il Franciacorta La Montina Rosé Demi Sec, una versione più morbida del Franciacorta, con 34 grammi di residuo zuccherino, 60% di Pinot Nero e 40% di Chardonnay. Infine il Millesimato La Montina, con i suoi 48 mesi sui lieviti, 60% Chardonnay e 40% Pinot Nero.
Come nasce un Franciacorta La Montina?
I Franciacorta La Montina seguono rigide norme del Disciplinare del Consorzio Vini Franciacorta, alle quali ogni produttore deve attenersi per tutta la permanenza in cantina delle bottiglie affinché si possa dar vita a perfette bottiglie Metodo Classico, bollicine di altissima qualità certificata.
Il metodo di produzione del Franciacorta prevede l’utilizzo di pochi vitigni (uve Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat) e la raccolta manuale delle uve in cassette della capacità di 18/20 kg.
Il metodo Franciacorta dà vita a bottiglie con una doppia fermentazione naturale in bottiglia. Quali sono le tappe che percorre l’uva, fino alla commercializzazione della bottiglia? Parte tutto da vendemmie di agosto alle quali segue una prima fermentazione in vasca o in botti, e il tiraggio, processo primaverile nel quale il vino viene preso dalle vasche o dalli botti, e viene riversato in bottiglia insieme ad elementi naturali (zucchero di canna e lieviti) affinché avvenga questa seconda fermentazione.
La Bottiglia, chiusa ermeticamente con tappo in acciaio, nel giro di 4/5 giorni inizia la nuova fermentazione nella quale lo zucchero entra in contatto con il lievito e avviene la lenta trasformazione dello zucchero in anidride carbonica: da questo momento nascono le bollicine. Il periodo della seconda fermentazione ha una durata di 45/60 giorni, mesi dopo i quali inizierà il periodo di affinamento sui lieviti.
I protagonisti di questo periodo sono proprio i lieviti che, nella fase calante della loro vita, rilasciano nel vino sostanze che lo migliorano dal punto di vista dei sentori e del bouquet aromatico. Questo è il motivo per cui alcune prelibatezze della Tenuta La Montina, come i Millesimati, restano in cantina anche 40/60 mesi dal periodo della vendemmia, proprio per favorire la continua cessione di proprietà migliorative da parte dei lieviti naturali.
A chi proporre una bollicina La Montina?
Il Franciacorta della cantina La Montina non ha un target preciso a cui rivolgersi, ogni bollicina è dedicata a un particolare tipo di esigenza del degustatore. Per un vino più suadente il Saten La Montina Blanc de Blanc Chardonnay è la scelta ottimale, se invece si è alla ricerca di un Franciacorta elegante e strutturato, la scelta può ricadere su un millesimato. La Montina Franciacorta è un vino per tutti i palati… e per tutti i piatti! Il Franciacorta non è solo la bollicina da accompagnare a particolari ricorrenze, ma è il calice da abbinare a una variegata scelta di piatti, dai primi delicati della dieta mediterranea, fino ai dessert e ai dolci al cucchiaio.
