Tasca D’Almerita e il ritmo dell’enologia siciliana
Nelle tenute dell’isola si lavora al passo che detta la natura, nel suo meritevole rispetto. Seguendo questa proficua scansione del tempo, i produttori della cantina trasformano le preziose uve raccolte nell’essenza pregiata dei vini Tasca D’Almerita.
Regaleali, Capofaro, Tascante, Whitaker e Sallier de Tour: cinque tenute per cinque terroir. Scelti attentamente per i distinti benefici che offrono alle uve, questi luoghi sono l’origine dei vini Tasca D’Almerita, tra i migliori esempi dell’enologia siciliana.
La contrada Regaleali è dove tutto ha inizio, ormai otto generazioni fa, nel 1830: milleduecento ettari di terreni fertili su cui la famiglia Tasca ha gettato il seme del proprio successo. Da sempre, lo sguardo è rivolto al futuro, contemplando la natura per comprenderla e rispettarla. Individuare i terreni più inclini alla crescita delle specifiche varietà di vitigno ha richiesto conoscenza e lungimiranza, qualità che Tasca D’Almerita ha dimostrato di avere con una produzione di successo.
Nell’entroterra isolano di Regaleali, la famiglia Tasca è stata protagonista dello sviluppo del settore vitivinicolo, con moderne tecnologie agricole, da sempre all’avanguardia. In questo luogo l’agricoltura era concentrata sulla coltivazione di cereali e sulla produzione di foraggio. L’attività della cantina ha offerto un rilevante contributo allo sviluppo del territorio fino a essere riconosciuta come ‘azienda modello’.
Da queste origini fino al completo sviluppo che ha portato la cantina Tasca D’Almerita a essere oggi una delle protagoniste dell’enologia italiana, i Tasca hanno sempre avuto un punto di riferimento fisso: il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione dei suoi frutti naturali. Convinti che la terra è il bene comune più importante, l’agricoltura si è sempre basata sui principi della sostenibilità.
Ogni lavorazione, in vigna e in cantina, segue il ritmo lento della natura, perché ciò che interessa ai vignaioli Tasca D’Almerita è che l’intero processo produttivo sia svolto senza alterare in alcun modo il territorio circostante. A dimostrazione di ciò, la cantina ha aderito al progetto Sostain, il primo protocollo di sostenibilità nel settore, per il quale la Sicilia è la regione pilota; l’adesione consente ai produttori di conoscere esattamente il tipo di impatto che l’azienda ha sul territorio circostante e come limitarlo.
Il progetto, oltre a dimostrare l’impegno preso da Tasca D’Almerita, offre preziose indicazioni su come migliorare, di volta in volta, sulla base delle precise indicazioni ottenute dalle rilevazioni ambientali. È così che, ogni anno, Tasca D’Almerita eleva i suoi standard di produzione grazie a una sempre migliore gestione del suolo, del lavoro in azienda, dell’impatto sul tessuto economico e sociale e dell’uso di energie rinnovabili.
La filosofia di produzione di Tasca D’Almerita si fortifica su fondamenta etiche e sostenibili al punto che anche i vini prodotti ne risentono: alta qualità delle uve e standard di produzione che non alterano i processi naturali sono elementi che permettono di ottenere vini distinti, caratteristici ed espressivi, senza inutili artifici che alterano il sapore originario.
Non è un caso, dunque, che i vini Tasca D’Almerita siano riconosciuti per la loro capacità di incarnare la vera essenza dell’enologia siciliana. Etichette come il Regaleali, in bianco e rosso, ottenuto con le uve che crescono nella storica tenuta della famiglia Tasca, offrono all’assaggio una dimostrazione concreta di quanto una produzione condotta in questo modo sia spesso alla base di un buon vino.
Oltre al Regaleali, sono tante le etichette di vini Tasca D’Almerita che testimoniamo la capacità produttiva della cantina: il Rosso del Conte, un vino Contea di Sclafani DOC ottenuto dal blend di uve Nero d’Avola, Perricone e altre a bacca rossa; o il bianco Leone d’Almerita che unisce lo spessore delle uve autoctone con la delicatezza di quelle internazionali; il vino Nozze d’Oro, nato da uve Inzolia e Sauvignon per celebrare le nozze del conte Giuseppe Tasca con la moglie Franca; ultimo tra i citati, il Catarratto dal nome Tascante Buonora che ha dimostrate le doti gustative di un vitigno a lungo trascurato.
Ogni vino Tasca D’Almerita racchiude nella sua essenza tratti organolettici che rivelano il livello di qualità raggiunto dalla cantina siciliana: non resta che testarne l’assaggio.