Tasca d’Almerita: vini sostenibili, senza paura di innovare
Da otto generazioni la famiglia Tasca d’Almerita vive e lavora con una vision invariata negli anni: forte valorizzazione delle terre siciliane con uno sguardo attento al futuro e alla viticoltura green.
È in Sicilia che nasce una storia di innovazione con più di due secoli alle spalle, in una terra ormai nota nel panorama internazionale per la produzione di vino: l'azienda Tasca d'Almerita. La storia è quella di otto generazioni, uomini e donne dediti per anni a un lavoro antico e complesso, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Questa visione lungimirante ha inizio nel 1830 con l’acquisizione della tenuta Regaleali, da una famiglia spagnola, fino al duro lavoro di Carmelo e Lucio Tasca d’Almerita che introdussero le più importanti tecniche agricole nell’entroterra siciliano, nel cuore del mediterraneo. Nell’ultimo ventennio è entrata nell’azienda tutta la vena imprenditoriale di Alberto Tasca d’Almerita che dagli anni 2000, dopo decenni di studi, ha saputo valorizzare ogni singolo possedimento dell’azienda.
I vini Tasca d’Almerita: le cinque tenute
Regaleali è la tenuta più importante della famiglia, la fucina di tutti i progetti Tasca, contraddistinta da alte colline della Sicilia centrale, 12 tipologie di suoli diversi e territori che coprono una superfice di quasi 600 ettari. I vini nati da questa tenuta hanno creato la fama della cantina Tasca d’Almerita: rossi di media struttura, rosati affascinanti e bianchi leggeri e rinfrescanti. La tenuta Tascante nasce tra le rocce dell’Etna, il vulcano più alto d’Europa, e si caratterizza per terrazze inerpicate alla base della montagna, forti pendenze e maturazione delle uve lente e tardive: un duro lavoro di vigna in grado di offrire vini eccellenti.
Capofaro è un vigneto disposto sul bordo di una scogliera sull’isola di Salina, viti con oltre trent’anni illuminate dallo storico faro presente sul promontorio. Terreni vulcanici-sabbiosi, porosi, ma con una buona capacità di mantenimento delle risorse idriche e un clima dinamico derivato dalla vicinanza delle uve al mare, fattore che ha preservato l’acidità e la freschezza nei vini Tasca d’Almerita. La Fondazione Whitaker, nell’isola di Mozia, si trova in uno dei siti archeologici fenici meglio conservati al mondo. Le sue terre accolgono vigneti di Grillo impiantati per la prima volta nell’ottocento, allevati ad alberello e potati ad archetto. Undici ettari di vigna in conduzione biologica che coabitano perfettamente tra alberi di ulivi e scavi storici: un mondo a sé, incantevole e solitario.
Nel cuore della DOC Monreale, a pochi passi da Palermo, è presente la tenuta Sallier de La Tour, territorio d’elezione delle uve Syrah. Anche se è un vitigno internazionale, il Syrah sa come tradurre al meglio la lingua di questi territori, una varietà che negli anni sta costruendo la sua identità partendo dallo studio approfondito di ogni aspetto produttivo e agronomico.
La componente bio nell’universo Tasca d’Almerita
Ogni singolo appezzamento della famiglia Tasca d’Almerita si diversifica per una componente fondamentale della loro filosofia aziendale: il rispetto incondizionato per la terra. Negli ultimi decenni è iniziata una transizione globale delle tenute verso il vino biologico, contemplando lo stile classico della cantina, ovvero quello dell’innovazione. L’impegno e l’etica di uomini e donne che lavorano per l’azienda sono stati sempre premiati con strumenti e tecniche per facilitare l’attività umana e per misurare l’impatto di ogni azione sul pianeta. Avvalorare la causa “sostenibilità” vuol dire appoggiare e difendere una cultura che dura nel tempo; negli sono stati raggiunti traguardi importanti, pratiche che mescolano tecniche del passato con soluzioni moderne, il tutto per consegnare alle generazioni future un ambiente migliore di quello odierno.
Portare innovazione nella cantina vuol dire anche fare scelte sbagliate, ma sempre con la tensione costante nel voler capire e curare i dettagli, senza tralasciare nulla al caso. È la filosofia che cambia nella viticoltura della famiglia Tasca d’Almerita; le tecniche di coltivazione negli anni non sono cambiate molto, tra queste piccole modifiche è possibile individuare il passaggio, nei vitigni sull’Etna, dalle viti ad alberello all’alberello a spalliera, ottenendo risultati nettamente migliori in termini di qualità. Oltre queste piccole modifiche, l’approccio ai lavori è cambiato nel tempo, adottando un nuovo protocollo di sostenibilità. L’agricoltura aziendale presenta diverse tipologie di lavorazioni: biodinamica, biologica e convenzionale, tutte accomunate dalla continua sperimentazione. Ogni sistema di coltivazione può influire diversamente in ogni annata ed è per questo che nelle produzioni del vino dev’esserci sempre uno scambio reciproco con le realtà limitrofe. È per questo che il bene comune dell’azienda è sempre stato considerato come un moltiplicatore per tutti: migliori fattori qualitativi dei competitor hanno permesso la crescita della cantina Tasca d’Almerita. L’obiettivo è sempre quello di migliorare sé stessi e gli altri; può esserci del contraddittorio tra diverse realtà, ma insieme si costruiscono solidi basi per il futuro della Sicilia.
I vini Tasca d’Almerita non hanno sempre seguito i trend che il mercato vitivinicolo imponeva, questa scelta è dettata dalla consapevolezza che ogni moda può essere un’ottima riscoperta per il palato, ma con il tempo si rischia di perdere l’orientamento aziendale. L’intento è quello di curare e perfezionare tutti i difetti dei vini, marcando sempre di più l’impronta territoriale e scegliendo fermentazioni e lieviti più idonei a ogni situazione.
Tasca d’Almerita: vini figli della Sicilia
Nelle terre di Regaleali nasce e cresce una buona parte dei vitigni aziendali, tra i quali spicca il Nero d’Avola Conte Tasca d’Almerita, pregiate perle tra i vini siciliani contraddistinte da una lenta maturazione del frutto e un timbro croccante e complesso. Anche i bianchi di alta collina come il Leone Tasca d’Almerita regalano un sorso longevo con sfumature valorizzate in ogni singola bottiglia. In tutto le etichette prodotte in tutta la regione sono 30, ognuna col proprio percorso, con le sue caratteristiche e con la loro visione in ottica futura.
Scopriamo alcune delle migliori produzioni della cantina Tasca d’Almerita
Chardonnay Tasca d’Almerita
Lo Chardonnay di casa Tasca d’Almerita è uno dei progetti più importanti e stimolanti dell’azienda siciliana, un vino di qualità realizzato con il vitigno bianco più diffuso a livello internazionale. Nasce da una parcella di 5 ettari, a un’altitudine di 520 metri, su un substrato originato da sedimenti sabbiosi-argillosi con radici che non superano i 70 cm di profondità. Lo Chardonnay Vigna San Francesco fermenta e affina le sue doti in botti di rovere francese per sfoggiarle in un calice vibrante, caratterizzato da una carezza vanigliata e un’inaspettata freschezza.
Regaleali Bianco
Il bianco per eccellenza della tenuta Regaleali è un vino che esprime al massimo tutte le potenzialità aromatiche del territorio. Il Regaleali Bianco vanta una lunga lista di riconoscimenti risalenti agli inizi degli anni ’70; nasce da un blend peculiare di quattro vitigni bianchi: Inzolia, Catarratto, Greganico e una piccola percentuale di Chardonnay. Un giallo paglierino con richiami a profumi fruttati e floreali, circondati da un corpo leggero e un sorso avvolgente. Da abbinare alle migliori specialità mediterranee a base di pesce e a primi con verdure.
Non mancano anche ottimi vini rossi siciliani, specialità della cantina Tasca d’Almerita: il Regaleali Rosso e il Cabernet Sauvignon Vigna San Francesco.
Regaleali Rosso
Il Regaleali Rosso Tasca d’Almerita è un vino maturato in grandi botti di rovere di Slavonia e ricavato da importanti vitigni Nero d’Avola, impiantati per la prima nella tenuta Regaleali nel 1958. Il Sicilia DOC è un classico che vanta più di 50 vendemmie ed è uno dei vini storici della viticoltura siciliana. Un carattere generoso e fruttato generato dai forti sbalzi termici che caratterizzano le terre isolane; un vino elegante a tutto pasto, per accompagnare in special modo primi piatti sapori e secondi di carne.
Cabernet Sauvignon
Dalla vigna di San Francesco ha origine il Cabernet Sauvignon Tasca d’Almerita, l’emblema della ricerca e dell’innovazione assidua nel migliorare la qualità del vino. I vitigni di Cabernet Sauvignon crescono su un suolo sabbioso con una tessitura argillosa-calcarea; le vendemmia sono svolte a mano da esperti vignaioli con un’accurata selezione dei grappoli già in vigna. Il rosso siciliano propone al degustatore un assaggio carico di aromi boschivi, spezie, tabacco e cannella. Un sorso elegante dai tannini morbidi per accompagnare ricchi secondi di carne.