Zaccagnini: vignaioli abruzzesi nel mondo
Rispetto del territorio e sviluppo dei noti vitigni abruzzesi: è così che la cantina Zaccagnini ha portato in alto il valore del suo brand. Scopriamo le origini del Tralcetto.
È ormai chiaro da decenni che tutto il settore vitivinicolo abruzzese è in continua ascesa, e la prova evidente di questo sviluppo risiede nel livello medio della produzione locale, costantemente in crescita sia per l’ottima qualità sia per il prezzo alla portata di tutti. Il perfetto connubio tra eccellenza e risparmio si affianca ai numerosi progetti che nel tempo hanno ricevuto forti apprezzamenti a livello mondiale. È proprio a Bolognano, a pochi passi da Pescara, che nasce uno dei disegni aziendali più promettenti, una cantina ricca di tradizione, nata e cresciuta in terroir blasonati: parliamo di Zaccagnini.
È nel cuore dell’Abruzzo che nasce un’attività a conduzione familiare cresciuta con l’obiettivo di mantenere intatta negli anni la qualità del prodotto, dal grappolo alla bottiglia finale. Una realtà ben affermata nel panorama nazionale con i suoi 300 ettari di vigneti coltivati con passione e dedizione, al punto da rendere i vini del tralcetto un vanto di tutta la produzione vinicola abruzzese. Ad oggi si stima una produzione annuale che tocca i 3 milioni di articoli, buona parte destinata al mercato estero, toccando molti paesi tra i quali Giappone, Stati Uniti, Australia e Sudafrica.
Zaccagnini e il rispetto dei territori abruzzesi
Fin dai primi anni dell’azienda, è stata subito sottolineata l’importanza e la forte responsabilità che una realtà come Zaccagnini ha nei confronti della natura, del territorio e di tutto il popolo che lo occupa, con il preciso intendo di donare alle generazioni future un ambiente migliore. Una delle più importanti iniziative intraprese è stata la realizzazione di un bosco con oltre 450 querce che compensano la CO2 prodotta durante il processo di fermentazione dei mosti. Da sempre, quindi, la cantina Zaccagnini è stata in prima fila nell’impiego di pratiche ecosostenibili, realizzando molti progetti in collaborazione con importanti istituti di ricerca; tra le varie iniziative ci sono la riduzione per più del 50% di tutti i trattamenti antiparassitari e l’utilizzo di tecnologie moderne in grado di controllare le condizioni climatiche, il tutto per anticipare lo sviluppo di particolari malattie delle piante e per migliorare la salubrità dell’uva. Un’accurata attenzione è riservata anche alla sostenibilità, garantita dall’abolizione di concimi chimici, sostituiti da concimazioni biologiche su piante coltivate ad anni alterni.
Il Tralcetto, tradizione Zaccagnini
I frutti di un’agricoltura così attenta al rispetto dell’ambiente danno vita a ottimi prodotti, linee di vini che spaziano dalla Passerina allo Chardonnay, fino alla nota linea di bottiglie denominate “Tralcetto”, etichette simbolo della continuità tra i vini e la pianta da cui nascono. Segno distintivo da decenni, il tralcetto rende uniche le bottiglie Zaccagnini.
Ma che cos’è nello specifico il Tralcetto? Possiamo definirlo come un piccolo pezzetto di vite, realizzato a mano dagli abitanti di Bolognano e legato da un laccio al collo della bottiglia; laccio che a sua volta viene bloccato dall’etichetta del vino Zaccagnini.
L’intuizione geniale di legare a mano un tralcetto sulle bottiglie ha reso le creazioni Zaccagnini riconoscibili e amate in tutto il mondo. L’utilizzo di questo bastoncino, però, richiede anche molti sforzi dell’azienda poiché nella fase di imbottigliamento, con una media di 6000 bottiglie l’ora, occorre il doppio del personale per l’etichettatura del prodotto (6 persone addette a questo compito). Ogni tralcetto collegato alla bottiglia supera un periodo iniziale di sterilizzazione per poi essere unito ai vini Zaccagnini. Il tempo impiegato per la realizzazione di una bottiglia raddoppia, ma è tutto compensato dalla qualità del lavoro finale.
Arte-vino, binomio costante della cantina Zaccagnini
Le due forme di piacere eterno trovano spesso un punto di congiunzione, rivelando tutti i segreti e i princìpi della filosofia aziendale. Il primo contatto tra le cantine Zaccagnini e l’arte avviene nel 1984 con il progetto “Difesa della natura” ad opera del maestro tedesco Joseph Beuys; in seguito si sono susseguiti numerosi eventi per omaggiare il lato artistico della cantina, tra i quali Tralcetto dell’amicizia, Premio Prisco e Uvarte. L’ispirazione artistica ha contagiato anche i luoghi rappresentativi dell’azienda, l’architettura della sede principale ha subito una notevole influenza dalle scelte raffinate dei maestri dell’epoca. Ne è un esempio la cantina Zaccagnini: già dal cancello, in cui è raffigurata un’immagine ideata dal maestro Pietro Cascella, si respira una forte boccata di amore per l’arte.
I migliori vini Zaccagnini
Nella cantina Zaccagnini ogni passaggio produttivo è seguito con minuziosa attenzione per dare vita a vini dall’altissimo tenore qualitativo. La linea più celebre dell’azienda è quella “Tralcetto”, ma molte altre hanno avuto un grosso successo, anche a livelli internazionali; tra queste sono presenti la “San Clemente”, la “Kasaura” e “Ispira”.
- Tralcetto Montepulciano: il Tralcetto Montepulciano è un tipico vino rosso abruzzese: rivisitato seguendo i più moderni canoni enologici, regala una grande beva e un’eleganza notevole. La tradizione del Montepulciano è tutta in questo calice rosso, scorrevole, appagante, con forti aromi di ciliegia, amarena e delicati sentori speziati.
- Tralcetto Cerasuolo: il vino rosato Tralcetto Cerasuolo nasce da uve Montepulciano d’Abruzzo coltivate nella contrada di Pozzo, nel pescarese. Un rosa cerasuolo dalla forte luminosità, contraddistinto da un sorso gustoso e dalla piacevole scorrevolezza al palato. Da provare con fritture, pesce grigliato e crostacei al vapore.
- San Clemente: è nelle vaste tenute Zaccagnini che nasce il San Clemente, vino rosso originario di Bolognano, con un’esposizione collinare e un’influenza adriatica. La maturazione lenta dell’uva crea un perfetto equilibrio tra le componenti aromatiche, gli zuccheri e gli acidi. Sposa alla perfezione piatti di carne e risotti di montagna.
- Ispira: le uve Passerina, raccolte nel mese di agosto e lavorate subito in cantina, sono gli ingredienti principali del vino bianco Ispira Abruzzo Doc. Alla vista conquista subito il suo giallo paglierino acceso, un naso tropicale con sentori di ananas e mango; infine l’assaggio è succoso, fresco, con un perfetto equilibrio aromatico.
- Kasaura: il Kasaura Zaccagnini, proposto dalla nostra enoteca online nella versione “Bag in Box” da 3 litri, propone un rosso Montepulciano d'Abruzzo Doc vigoroso e vivace. Un palato ricco e robusto, dalla lunga persistenza, per accompagnare a tavola carni rosse alla griglia e primi con sughi di cacciagione.