Alastro Menfi DOC

Terrorir e vinificazione

Un Menfi DOC che richiama alla mente sensazioni fresche ed estive. Nasce da un blend di uve bianche che vede tra i protagonisti il Grecanico, vitigno diffuso tra le province di Agrigento e Trapani, e, in questo caso, nella splendida Sambuca di Sicilia. Le uve crescono tra diversi vitigni che si trovano a un’altezza compresa tra i 75 e i 250 metri sopra il livello del mare con sistema di allevamento a Guyot e cordone speronato. Da vendemmie di metà settembre si dà il via al processo produttivo che prevede diraspapigiatura soffice, fermentazione a 15 °C con lieviti selezionati, affinamento per sei mesi in vasche di acciaio con fecce in sospensione.

Note di gusto

Nella bottiglia dell’Alastro appare subito un travolgente giallo paglierino, presagio di freschezza e scorrevolezza. Al naso si spalanca il sipario dello spettacolo e appaiono tutti i sentori tipici delle uve bianche siciliane: cedro, fiori gialli, frutti tropicali e pesca. In bocca emerge il lato poliedrico del bianco di casa Planeta grazie alla sua cremosità e alle chiare note di melone bianco.

Il vino a tavola

Il connubio tra dolcezza e sapidità lo rende un compagno ideale per piatti semplici come aperitivi e insalate, ma anche per portate più complesse come risotti alle verdure o specialità della cucina asiatica.

Curiosità

Il nome del vino firmato Planeta proviene dal fiore selvatico “alastro” che cresce nei pressi del lago Arancio. L’azienda siciliana ha voluto dedicare un suo vino a una splendida pianta che in primavera sboccia sprigionando calore e bellezza con i suoi fiori gialli.