Donnatà Sicilia DOC

Alessandro di Camporeale - Sicilia

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Il Nero d’Avola Donnatà è frutto dell’uva a bacca rossa più importante della Sicilia. Un vino DOC dal carattere complesso e con una spiccata personalità. Un’espressione piena del suo territorio di origine.

Donnatà Sicilia DOC Alessandro di Camporeale prezzo

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Scheda tecnica

Produttore	Alessandro di Camporeale Contrada Mandranova - 90043 Camporeale (PA) - Italia
Paese di produzione	Italia
Regione	Sicilia
Zona di produzione	Camporeale - Pa
Denominazione	Sicilia DOC
Fermentazione e affinamento	Fermentazione in vasche di acciaio inox per 7 giorni. Fermentazione malolattica in acciaio inox con batteri lattici indigeni. Affinamento in acciaio per 8 mesi e una piccola parte affina in rovere francese. Affinamento in bottiglia per 10 mesi.
Vitigno	Nero d'Avola
Tipologia e certificazione	Intenso, morbido e persistente. Aroma di prugna, mora e lampone con note di cioccolato e spezie.
Annata	2021
Gradazione	14%
Formato	75 cl
Allergeni	Contiene solfiti

Maggiori informazioni

Terroir e vinificazione

Le uve Nero d’Avola del Donnatà di Alessandro di Camporeale sono coltivate a 380 metri sul livello del mare, su un terreno argilloso ricco di calcare e potassio. La famiglia Alessandro coltiva i suoi vigneti con un sistema di allevamento a spalliera con cordone speronato. I metodi biologici applicati nella produzione di questo vino rosso Sicilia DOC esaltano le pregiate qualità naturali dell’uva.

Note di gusto

Il tipico colore rosso rubino intenso del Nero d’Avola Donnatà anticipa i sentori complessi di prugna, melograno, ciliegia, fichi secchi e noce moscata. Sul palato mostra la sua ottima struttura e il suo onnipresente equilibrio con tannini delicati e una giusta acidità e sapidità.

Il vino a tavola

Donnatà di Alessandro di Camporeale si abbina a diverse pietanze della cucina mediterranea. Consigliato l’abbinamento con anelletti al forno alla palermitana o con la tagliata di tonno.

Curiosità

Il Nero d’Avola Alessandro di Camporeale prende il nome dall'appellativo che in famiglia davano a Natale, chiamandolo don Natale e quindi alla sicula Don Natà.